Il mondo dei viaggi si avvia finalmente verso la normalità, anche grazie ai sei nuovi corridoi turistici covid free attivi dal primo febbraio 2022.
I nuovi corridoi turistici covid free permetteranno viaggi sicuri, legali e senza obbligo di quarantena al ritorno verso i paesi seguenti:
Queste destinazioni si aggiungono alle altre sei già presenti nei corridoi turistici covid free attivati a settembre 2021:
Questo elenco è stato approvato fino al 30 giugno 2022: si può quindi programmare con tranquillità le vacanze dei prossimi mesi.
Sono autorizzati a spostarsi, a fini turistici, verso i Paesi indicati, esclusivamente i viaggiatori muniti di:
Tali certificazioni possono essere sotto forma di Green Pass ovvero certificazione equivalente e riconosciuta dall’Italia secondo la normativa vigente.
I viaggiatori che rispondono a tali requisiti e sono autorizzati a viaggiare nell’ambito dei Corridoi Turistici Covid-free, dal 1 febbraio 2022, devono presentare al vettore all’atto dell’imbarco e a chiunque è deputato a effettuare i controlli, l’attestazione rilasciata dall’operatore turistico, denominata “travel pass corridoi turistici”, contenente le informazioni relative agli spostamenti, alla permanenza presso le strutture e alla polizza COVID.
Il viaggiatore dotato di certificato vaccinale o di guarigione, in partenza dal territorio nazionale per un soggiorno all’estero nell’ambito di un corridoio turistico Covid-free, deve:
Fortunatamente, oltre ai corridoi turistici cofid free, ci sono altri paesi già aperti al turismo italiano e senza particolari restrizioni, in particolare:
Questa lista viene aggiornata con regolarità dal ministero della salute, va quindi seguita con attenzione. Nuove destinazioni possono essere aggiunte, ma anche rimosse dall’elenco, in base alla situazione epidemiologica del paese.
Puoi consultare la lista completa (Elenco D) dei paesi aperti al turismo sul sito Viaggiare Sicuri.
Assolutamente si!
I viaggiatori sono tenuti a rispettare le disposizioni previste per l’ingresso dalle autorità locali dei Paesi di destinazione (ad esempio, tamponi PCR all’ingresso, compilazione di formulari di salute pubblica o di localizzazione del passeggero, se richiesti).
E’ sempre consigliabile rivolgersi ad un professionista esperto della normativa e dei viaggi all’estro per evitare di vedersi rifiutato l’ingresso nel paese, o essere assoggettati ad un periodo di quarantena.
Molti paesi, come ad esempio Aruba, richiedono un’assicurazione malattia che copra i costi di permanenza nel caso sia disposta una quarantena in loco. Si tratta del cosidetto Cover Stay, che deve essere assolutamente coperto dall’assicurazione di viaggio e con durata e massimali adeguati (alcune assicurazioni coprono solo pochi giorno, mentre la quarantena può arrivare a due settimane o più).
Inoltre è consigliabile stipulare un’assicurazione annullamento che copra anche i rischi legati alla pandemia, in particolare nel caso non si possa più partire perché trovati positivi al covid prima del viaggio.
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